venerdì 8 aprile 2011

Appendix Virgiliana

Un certo numero di componimenti poetici minori attribuiti a Virgilio da alcune fonti antiche e tramandati da alcuni manoscritti sotto il suo nome, fu raccolto in età umanistica in una silloge(raccolta) a cui fu dato il nome di Appendix Vergiliana. Con essa nacque anche il problema dell'autenticità di tali componimenti, oggi molti studiosi, nonostante la datazione antica, ne respingono la paternità virgiliana, ritenendoli apocrifi. Altri le ritengono autentiche in quanto possono essere prove giovanili del poeta non pubblicate dall'autore. Questi avrebbero fatto parte di quelli scripta inediti che Virgilio affidò a Varo e Tucca con la raccomandazione che non li pubblicassero. La questione è assai complessa se la si esamina sotto il profilo stilistico. Si tratta infatti di componimenti che presentano numerosissime consonanze(nessi, emistichi, interi versi) con le opere virgiliane. Tali punti di contatto di contatto vengono interpretati dai fautori dell'autenticità come indizi di carattere sperimentale delle poesie dell' Appendix: Virgilio avrebbe attinto ampiamente ad esse nelle opere successive riutilizzandone i materiali. Invece i negatori della paternità riconoscono nelle imitazioni le prove del falso. Di seguito alcuni componimenti dell'Appendix:
Catalepton(poesie alla rinfusa) è una raccolta di 14 epigrammi caratterizzati da imitazione catulliana, i + interessanti e ritenuti genuini sono il quinto in cui il poeta dà l'addio alla scuola di retorica mentre si accinge a trasferirsi a Napoli, dove cercherà la sapienza e la serenità alla scuola dell'epicureo Sirone e l'ottavo che contiene un saluto alla villetta di Sirone dove Virgilio si trasferisce dopo la morte del filosofo augurandosi che essa diventi per lui ciò che un tempo erano state Mantova e Cremona.
Culex(zanzara) è un epillio di 400 esametri. Vi si narra di un pastore che la puntura di una zanzara salva dal morso di un serpente ma questo lo schiaccio uccidendolo. Una notte la zanzara gli si presenta in sonno e lo rimprovera in quanto non gli ha dato una degna sepoltura e inoltre gli racconta com'è l'inferno. L'operetta è una sorte di parodia del tema epico della discesa agli inferi; l'argomento tenue e l'erudizione rinviano al gusto alessandrino e neoterico.
Ciris(L'airone bianco) è un epillio in 540 esametri in cui si narra una storia d'amore mitica che si concliude con una metamorfosi. La stragrande maggioranza degli studiosi ritiene la Ciris un opera post-ovidiana in cui l'autore imita maldestramente i poeti neoterici.
Dirae(imprecazioni) due carmi in esametri in ambientazione agreste. Il genere delle imprecazioni rimanda a Callimaco e nella letteratura latina, all'ibis di ovidio ma i punti di contatto sono con le Bucoliche.
Copa(L'ostessa) è un breve carme in distici elegiaci in cui un'ostessa invita i viandanti a fermarsi nella sua taverna, descrivendone le attrattive
Moretum(la focaccia) è un poemetto in esametri in cui un contadino è descritto mentre si prepara prima di avviarsi al lavoro una rustica colazione a base di formaggio aglio ed erbe piccanti. I rapporti con Ovidio inducono a ritenere l'operetta post ovidiana.
Aetna: è un poemetto scientifico didascalico in esametri sull'etna e in particolare sui vulcani. Sono presenti influssi di Lucrezio e delle Georgiche ma lo stile con le Naturales quaestiones di Seneca lo riportano nell'età di Nerone.
Maecenas( sono due carme in distici elegiaci in cui si compiange e si elogia il potente ministro di Augusto. Ma è considerato falso in quanto Virgilio è morto prima.

Nessun commento:

Posta un commento